Storia

C’erano tutti i presupposti per rendere operativo il mio progetto che ancora non prevedeva le Olive.
Un paio di produzioni di Gutturnio tramite il vecchio proprietario per rendersi conto che era meglio andare alla cantina sociale nella collina di fronte dove c’erano persone più competenti e costi più accessibili.

Il 2000 fu un anno di cambiamenti. Dopo 18 anni di multinazionali decisi di cambiare azienda e iniziai anche a pensare cosa coltivare nel terreno di proprietà……Olivi ecco la soluzione.
Il clima stava cambiando, il terreno era nella posizione perfetta esposto a sud est, e alcuni pionieri stavano provando a selezionare delle “talee” da Olivi secolari esistenti nella provincia di Piacenza ed altre emiliane.

Prima cosa: analisi del terreno per valutarne la composizione, poi installazione con 1/6 d’impianto. Decisi di iniziare con 150 piante (due anni di vita) con varietà diverse per valutare l’acclimatamento: LECCINO – BIANCHERA – PECHOLINE – S.CATERINA – MAURINO – PENDOLINO – FRANTOIO– MORAIOLO – e alcune accessioni delle altre provincie emiliane, prese da vecchie piante ritrovate proprio in località DIOLO volte a rafforzare la presenza di queste varietà trovate anche per caso accanto a case o chiese e piantate chissà quando.
L’ultimo impianto operativo dal 2015 ha come base le varietà di Ghiacciola e Nostrana di Brisighella per poter introdurre due cultivar tipicamente emiliane.

Oggi dopo 10 anni le piante sono diventate 520 con l’acquisto di un nuovo appezzamento di terreno in posizione favorevole adiacente all’impianto principale e per tutto questo devo ringraziare mia moglie che mi ha dato fiducia e mi ha sostenuto nella mia iniziativa pionieristica.
Mia figlia LUNA quando aveva 4 anni (ora 15) passeggiando nel campo d’Olivi disse alla nonna “ Sai nonna un giorno queste piante diventeranno tutte mie” dopo qualche mese arriverà Lorenzo che ora alla tenera età di 11 pare insieme alla sorella iniziare timidamente a valutare un futuro in mezzo alla natura .

La divisione un giorno verrà fatta equamente sempre che siano interessati a lavorare la terra; che come già specificato nell’introduzione “è bassa” e lavorarla è una fatica.

Venire a trovarmi vuol dire condividere con me la passione per i sogni che si avverano.