Da sedici anni c’è un Incanto “targato Pc”

Produrre un extravergine con il terroir delle colline piacentine è da molti anni la mission dell’Azienda Agricola Bononi “Gli Olivi di Gianpa”. E il risultato ottenuto con “Incanto Sublime” è decisamente sorprendente.

Nel 2000 nasce l’idea di riprendere un progetto olivicolo del 1250 quando questa coltura era presente nel Piacentino e vengono messe a dimora circa 600 piante con varietà di cultivar quali Leccino, Frantoio, Bianchera, Moraiolo, Pendolino abbinate a varietà autoctone ritrovate sulle colline «con l’obiettivo – spiega il “Gianpa” Bononi – di creare un blend unico, in produzione dal 2008: Incanto Sublime/Bio.

Un Extravergine unico nel suo genere, risultato d’importante irradiazione solare estiva e rigide temperature invernali, con caratteristiche di bassa acidità e corretto bilanciamento tra polifenoli e perossidi». «Il nome dell’olio – prosegue – è stato scelto per dare enfasi ad un Evo legato al territorio, comunicando al consumatore l’esistenza di una nuova eccellenza attraverso un’etichetta che si evoluta nel tempo adattandosi al nuovo stile di comunicazione» prosegue l’oil-maker presentando l’ultimo formato, una latta nera da 250 ml. con tappo anti rabbocco «che – spiega Bononi – risponde a criteri di sostenibilità, eleganza e pratica». “Incanto Sublime” – che si può trovare da Eataly ma anche in altri negozi – è presente nella Guida agli Extravergini Slow Food 2023 come primo olio nella storia della provincia di Piacenza ed Emilia occidentale.

Mentre l’emozionante storia dei vent’anni del progetto olivicolo del “Gianpa” è raccontata nel libro “Olivicoltura di confine” edito da Mattioli 1885 e scritto dallo stesso Gianpaolo Bononi.

Che altro dire? Provare per credere: eleganza, profumi e delicatezza di quest’olio delle nostre colline sposano perfettamente molti piatti, ma anche una semplice fetta di pane casereccio

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